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AA.VV. – PETTY COUNTRY – A Country Music Celebration of Tom Petty

di Paolo Baiotti

14 febbraio 2025

petty

AUTORI VARI
PETTY COUNTRY – A COUNTRY MUSIC CELEBRATION OF TOM PETTY
Big Machine 2024

Sulla carta l’idea di un tributo di musicisti country alla musica di Tom Petty sembrava una buona idea. In fondo sullo sfondo del rock del musicista di Gainsville c’è sempre stata un’influenza country, specialmente se guardiamo agli anni della maturità, sia da solista che con i Mudcrutch, per non parlare della memorabile collaborazione con Johnny Cash negli American Recordings. Se aggiungiamo che il disco è stato autorizzato e supportato dalla famiglia e dagli Heartbreakers (Tench e Campbell hanno collaborato), nonché prodotto da George Drakoulias e Randall Poster che hanno lavorato con Petty, le premesse erano ottime. Ma il problema di questi tributi, specialmente se pubblicati da etichette di una certa dimensione, è la scelta degli artisti che si orienta, almeno in parte, su nomi conosciuti e seguiti da un pubblico generalista.
Così abbiamo interpretazioni che non aggiungono nulla a brani come Wildflowers (Thomas Rhett), Running Down A Dream (Luke Combs), American Girl (Dierks Bentley), You Wreck Me (George Strait), Free Fallin’ (The Cadillac Three) o Learning To Fly (Ely Young Band), anzi annullano quella sensazione di leggerezza e fragilità che è una delle caratteristiche di Tom Petty e delle sue splendide canzoni.
Tra le 20 esecuzioni non mancano momenti riusciti come l’energica I Should Have Known It di Chris Stapleton, la sommessa I Forgive It All di Jamey Johnson, una spedita Refugee di Wynonna Judd con Lainey Wilson, Angel Dream (No. 2) dell’impeccabile Willie Nelson con il figlio Lukas e Ways To Be Wicked, che Tom affidò ai Lone Justice, in cui Margo Price è affiancata da Mike Campbell. Anche i Midland con una potente e chitarristica Mary Jane’s Last Dance, Steve Earle con Yer So Bad e Marty Stuart con I Need To Know fanno la loro figura, mentre l’interpretazione più coraggiosa è sicuramente Don’t Come Around Here No More di Rhiannon Giddens affiancata dalla Silkroad Ensemble e da Benmont Tench.
In conclusione, Petty Country, pubblicato in cd e in doppio vinile anche colorato, è un disco alterno per i motivi sopra indicati e lascia l’impressione di un’occasione sfruttata solo in parte di interpretare non solo la musica, ma anche lo spirito di Tom e dei suoi Heartbreakers.

Paolo Baiotti